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Disturbo da Deficit di attenzione e iperattività (ADHD) nei Bambini

Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) nei bambini

Scarsa concentrazione ed eccessiva vivacità sono le parole chiave quando si parla di ADHD, una sigla che indica il disturbo da deficit di attenzione e iperattività. Si tratta di una patologia che colpisce oggi un bambino su tre. La sindrome ADHD nei bambini deve essere attenzionata da subito per aiutarlo nella crescita.

Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) nei bambini – Sindrome ADHD, impulsività e scarso autocontrollo

Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività comporta nel bambino una scarsa capacità attentiva che lo fa apparire svogliato e distratto. Tende a essere molto irrequieto e le sue azioni sono impulsive. Inoltre, la mancanza di autocontrollo lo porta a non avere alcun tipo di freno nella sua esuberanza.

Come aiutare un bambino che fatica ad ascoltare?

Spesso i genitori devono rivolgersi a centri specializzati per affrontare il problema e aiutare il proprio figlio nel modo più naturale possibile. Se il disturbo di attenzione e iperattività (ADHD) viene trascurato, possono sorgere tante conseguenze che coinvolgono diversi aspetti della sua vita e incidono su quella dei familiari.

Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) nei bambini – Come riconoscere un bambino con deficit di attenzione e iperattività

sintomi dell’ADHD nel bambino si possono riconoscere verificando la presenza di alcuni comportamenti tipo che il bambino manifesta durante la giornata, sia a casa che a scuola:

  • Scarsa attenzione del bambino (ADHD). Il bambino ha difficoltà a concentrarsi e si distrae molto facilmente. Questa problematica non coinvolge solo le attività scolastiche come lo svolgimento delle prove, ma anche le attività ludico-ricreative. Il suo essere deconcentrato lo porta anche a dimenticarsi i compiti da fare o perdere i suoi effetti personali.
  • Iperattività del bambino (ADHD). L’incapacità di restare fermo, anche solo per pochi minuti, lo rende un soggetto difficile da gestire, soprattutto in classe. Nonostante i richiami e le punizioni, il bambino sente costantemente la necessità di muoversi, anche con il rischio di disturbare i compagni o le persone che gli stanno accanto.
  • Impulsività del bambino (ADHD). Le sue azioni sono condizionate da un’eccessiva impulsività, che si manifesta sia nel linguaggio verbale, con risposte frettolose date senza riflettere, che nei suoi comportamenti. Non rispetta i turni in qualsiasi attività, interrompe le conversazioni e rischia di mettersi in situazioni pericolose perché non riflette sulle conseguenze delle sue azioni.
  • Incuranza dei dettagli del bambino (ADHD). Il bambino non presta alcuna attenzione ai dettagli. La sua perenne distrazione lo porta a fare frequentemente degli errori, soprattutto nei compiti scolastici, e a non mostrare alcun interesse per ciò che sta facendo.
  • Mancanza di rispetto per le regole del bambino (ADHD). Un bambino che presenta questa problematica diventa incurante delle regole che lo circondano e tende sempre a fare ciò che gli passa per la testa. Non importa se si trova a scuola o a casa, non riconosce l’autorità e non ascolta nessuno.
  • Stanchezza e noia del bambino (ADHD). Non riesce ad appassionarsi a nessuna attività e qualsiasi compito gli venga affidato, sia scolastico che ludico, inevitabilmente rimane incompleto perché il bambino si stanca facilmente e sposta la sua attenzione su altre cose.

Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) nei bambini – Sindrome ADHD a scuola

L’ingresso a scuola di un bambino con sindrome ADHD ha delle inevitabili ripercussioni sul suo rendimento. Nonostante le doti intellettive, la scarsa concentrazione e la difficoltà a seguire le lezioni, gli impediscono di raggiungere successi scolastici.

Dimentica di svolgere i compiti che la maestra assegna per casa, perde il materiale scolastico o non ricorda dove lo ha risposto, fa molti errori di distrazione e risponde in modo impulsivo alle domande poste, ma senza capirle veramente.

Inoltre il suo vocabolario potrebbe essere molto scarno e potrebbe non riuscire a portare a termine alcuna attività, a causa dell’incapacità di stare fermo e di applicarsi.

I bambini con ADHD a scuola non manifestano difficoltà soltanto nel rendimento ma anche nella condotta, chiaramente compromessa da questo deficit, che spinge i bambini a non seguire le regole scolastiche e i rimproveri della maestra.

La maestra che si trova in classe un alunno con un disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività sa bene che il suo lavoro non è facile, perché si rende conto che il bambino non ha alcuna colpa del suo comportamento e le sue azioni impulsive e spropositate non dipendono dalla sua volontà.

Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) nei bambini – Le relazioni con i coetanei

Il deficit dell’attenzione e l’iperattività che colpiscono alcuni bambini, creano dei problemi nella loro vita sociale, dalla fase della scolarizzazione fino all’età adulta. I bambini non riescono a relazionarsi con i coetanei e, nella maggior parte dei casi, sono esclusi dalle attività di gruppo.

Ciò è dovuto al loro comportamento invadente, a volte prepotente, che li spinge a non rispettare i turni di gioco, interrompere le attività in corso e lasciarle incomplete. I bambini, nella loro ingenuità, non possono comprendere la problematica del loro compagno, ma capiscono solo che non possono contare su di lui e lo isolano.

Anche la partecipazione alle attività sportive diventa un problema. Nonostante l’entusiasmo iniziale, il bambino dopo un lasso di tempo alquanto breve si stanca e perde interesse. Inoltre, le sue difficoltà motorie e di coordinazione dei movimenti, dovute all’iperattività e all’impulsività, gli possono rendono difficile il successo nello sport e nel gioco di squadra.

Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) nei bambini – Cosa fare in caso di sindrome ADHD in famiglia

In ambito familiare, i genitori spesso non sanno cosa fare con un bambino ADHD. Devono innanzitutto non lasciarsi vincere dai sentimenti di frustrazione e rassegnazione, ma organizzare le diverse attività del bambino tenendo conto dei suoi problemi sia di attenzione che di scarsa inibizione.

Ecco alcuni consigli pratici per le famiglie:

  • Aiutare il bambino a diventare più ordinato, magari iniziando da compiti semplici come pulire la sua stanza.
  • Controllare che porti a termine tutti i compiti per casa e fargli fare pause frequenti nel loro svolgimento.
  • Non dare mai troppe cose da fare nello stesso momento, ma un compito per volta.
  • Cercare di creare degli stimoli adeguati per focalizzare la sua attenzione su qualcosa in particolare.
  • Gratificare continuamente i suoi successi, anche se parziali, per invogliarlo a continuare.
  • Non urlare o dargli punizioni, perché sono metodi che non ottengono alcun risultato.
  • Stabilire delle regole precise da rispettare.
  • Mantenere in famiglia un clima positivo e pacato, per inibire la sua impulsività o eventuale aggressività.
  • Stimolare sempre la sua curiosità.
  • Non fare mai confronti con altri compagni o con i fratelli.

Il sostegno affettivo dei familiari, opportunamente integrato con i giusti trattamenti, contribuiscono ad un miglioramento della situazione.

In questi casi può essere d’aiuto anche l’approfondimento del problema su testi specifici che hanno come oggetto il disturbo da deficit di attenzione e iperattività.

Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) nei bambini

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