La musica, si sa, รจ la lingua universale. Non stupisce quindi apprendere ciรฒ che nuovi studi suggeriscono che fare studiare musica ai bambini giร allโetร di 4 o 5 anni potrebbero aiutare i bambini a riconoscere non solo i suoni musicali, ma anche quelli delle parole pronunciate.
Un nuovo strumento contro la dislessia e i disturbi del linguaggio?
Bambini, musica e linguaggio sono collegati? – Lโapprendimento musicale
Lโapprendimento musicale utilizza gli stessi meccanismi dellโapprendimento del linguaggio e lโelaborazione del linguaggio musicale precede quello verbale. Infatti, prima di cominciare a parlare, il bambino inizia ad emettere dei suoni sotto forma di pianto, versetti, vocalizzi, lallazioni. Questi suoni rappresentano una prima forma di linguaggio che, come fossero parole, i genitori imparano gradualmente a riconoscere ed interpretare.
Pertanto con cโรฉ da stupirsi che imparare a riconoscere i suoni sin da piccoli, grazie allo studio di uno strumento musicale, possa aiutare anche a distinguere le parole pronunciate a voce alta, e successivamente contribuire a sviluppare lโabilitร nella lettura e nella comprensione di un testo.
Bambini, musica e linguaggio sono collegati? – I musicisti sono piรน bravi nella comprensione del testo
La “Music Learning Theory” di Edwin Gordon, sostiene lโimportanza della musica quale linguaggio fondamentale per lo sviluppo emotivo del bambino.
Ascoltare la musica fin da piccoli, anche nel grembo materno, non solo favorisce lโattitudine del bambino alla musica stessa, ma contribuisce anche al suo sviluppo cognitivo. Infatti la musica aiuta il bambino a sviluppare proprie capacitร di attenzione, ascolto e concentrazione, stimola la memoria e la creativitร .
Anche a livello emotivo e relazionale ascoltare e fare musica insieme, giocare con gli oggetti che producono suoni, con gli strumenti o con la propria voce puรฒ rappresentare un momento coinvolgente e divertente di interazione tra adulto e bambino e tra bambini.
Bambini, musica e linguaggio sono collegati? – Lo studio del MIT
Gli studiosi del MIT hanno esaminato gli effetti delle lezioni di pianoforte in un gruppo di 75 bambini pechinesi di 4 e 5 anni. I partecipanti sono stati divisi in 3 gruppi: il primo riceveva 3 lezioni di pianoforte a settimana della durata di 45 minuti, il secondo gruppo partecipava ad un allenamento nella lettura e il terzo non seguiva alcun corso.
Dopo un mese le abilitร dei bambini nel riuscire a discriminare le parole, distinguendo le vocali, le consonanti e il tono erano significativamente migliorate nei bambini che studiavano pianoforte, rispetto al gruppo che non aveva partecipato ad alcun programma.
Unโelettroencefalografia ha inoltre mostrato che i bambini che avevano preso lezioni di musica mostravano anche una risposta cerebrale superiore quando ascoltavano suoni con toni diversi. Questa maggiore attivazione suggerisce quindi che la musica aiuta principalmente nellโelaborazione del linguaggio.
Bambini, musica e linguaggio sono collegati?
Maestra di Sostegno – Scuola Primaria