Scuola Infanzia e Scuola Primaria
Parole ripetute o interrotte, discorsi stentati: il bambino che balbetta si esprime così. E se vive male la sua condizione, autostima e socialità sono a rischio. Spesso, però, la balbuzie è passeggera. E quando non lo è, si può fare molto per migliorarla e imparare a gestirla.
Cosa fare se il bambino balbetta? – Cos’è la balbuzie?
La balbuzie è un “disturbo della fluenza dell’eloquio”. In particolare, l’Organizzazione mondiale della sanità lo definisce un disturbo del linguaggio caratterizzato dal fatto che chi ne soffre sa perfettamente che cosa vuole dire, ma non riesce a farlo perché si blocca continuamente, oppure ripete parole o parti di parole e il discorso rimane frammentario e stentato.
Cosa fare se il bambino balbetta? – Come si manifesta la balbuzie
Tra le manifestazioni più comuni della balbuzie vi sono:
- la difficoltà a cominciare una parola o una frase;
- il prolungamento di suoni all’interno di una parola;
- la ripetizione di suoni, sillabe o parole intere;
- il blocco nella pronuncia di certe sillabe, o l’inserimento di una pausa all’interno di una parola, che risulta come spezzata;
- l’aggiunta di suoni “di raccordo” tra una parola e l’altra, come “mmmmmm”.
Le difficoltà nel linguaggio possono essere accompagnate da alcuni sintomi fisici, come tremore delle labbra o della mascella, sbattere delle palpebre, scatti della testa o tendenza a stringere i pugni mentre si parla.
Cosa fare se il bambino balbetta? – Chi balbetta non lo fa sempre
Chi balbetta non lo fa sempre: ci sono circostanze in cui i sintomi si attenuano. Succede quando si segue un ritmo, per esempio cantando, pregando o recitando una poesia, o quando si altera il modo di parlare, passando dal discorso normale al sussurro, oppure all’urlo, o all’inflessione dialettale.
Viceversa, la balbuzie può peggiorare quando si deve parlare al telefono, oppure di fronte a un pubblico, o in generale quando si è messi sotto pressione o ci si sente molto stanchi o eccitati.
Cosa fare se il bambino balbetta? – Perché si balbetta
Fino a non molti anni fa, si riteneva che la balbuzie fosse una conseguenza di traumi psicologici o emotivi del bambino. Oggi questa ipotesi è tendenzialmente superata, ma le cause precise del disturbo non sono ancora state identificate. Si sa che si tratta di un disturbo multifattoriale, influenzato appunto dal coinvolgimento di più fattori.
Un importane filone di ricerca nato negli Stati Uniti si concentra sulle basi genetiche della balbuzie: sono stati effettivamente individuati alcuni geni che sembrano coinvolti nella sua insorgenza. Altri studi sembrano indicare che il cervello dei bambini che balbettano sia organizzato in modo diverso rispetto a quello di bambini che non lo fanno. Sono però studi preliminari, ancora da confermare.
Cosa fare se il bambino balbetta?
Maestra di Sostegno – Scuola Primaria