Secondo Mackworth (1976, scienzato e psicologo cognitivo) esistono due tipi di attenzione, la prima dovuta all’esperienza dell’ambiente fisico e sociale e regolata dall’attività dei lobi frontali, e la seconda involontaria regolata dal flusso degli stimoli esterni indipendentemente dall’esperienza.
Durante il primo anno di vita del bambino c’è un enorme aumento della densità sinaptica dei gangli della base e della corteccia parietale, cioè del sistema di orientamento cosicchè si sviluppano rapidamente le abilità di fissazione, di disancoraggio da stimoli visivi e di anticipazione. Quella che matura con lo sviluppo è quindi una sempre maggiore capacità di percezione selettiva delle informazioni utili per una certa prestazione.
Tra i due e i quattro anni nel bambino si sviluppa l’abilità a controllare le risposte impulsive inibendole e diventa possibile posticipare una gratificazione. Nel bambino in età scolare non si evidenziano particolari differenze nelle capacità attentive, rispetto agli adulti, mentre differenti sarebbero piuttosto le capacità di formulare strategie diverse per la soluzione di un compito, cioè la capacità di cogliere gli elementi principali di una realtà problematica utili.
Modi per sviluppare l’attenzione del proprio bambino
- Leggere libri è il consiglio più frequente per stimolare l’attenzione nei bambini. I bambini molto piccoli sono in grado di seguire storie brevi e di memorizzarle se gli viene data l’occasione di ascoltarle due o tre volte.
- Costruire memory sonori con piccoli barattoli in cui viene inserito materiale diverso, oppure con bottiglie di plastica che andranno poi ricoperte di carta colorata o di stagnola per evitare che si veda il contenuto.
- Giocare con le sequenze di parole: si sceglie un argomento, ad esempio gli animali, ogni bambino pronuncia un nome di animale e gli altri bambini prima di dire la loro parola devono ripetere i nomi già pronunciati dagli altri.
- Ascoltare audiolibri per bambini che raccontino le favole.
Come sviluppare l’attenzione del proprio bambino?
Maestra di Sostegno – Scuola Primaria