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Racconti sul bullismo per Scuola Primaria

Racconti sul bullismo

100 Racconti sul bullismo a Scuola di bullismo – Attività Didattica per la Giornata mondiale contro il bullismo ed il cyberbullismo nella Scuola Primaria

La Scuola Primaria è un periodo importante nella vita di ogni bambino, dove essi acquisiscono conoscenze, competenze sociali e costruiscono relazioni significative con i loro coetanei. Tuttavia, purtroppo, alcuni bambini possono essere vittime di bullismo in questa fase della loro vita.

Il bullismo può assumere molte forme, come il prevaricazione fisica, verbale o emotiva, e può avere un impatto negativo sulla vita delle sue vittime. I bambini che sono vittime di bullismo possono sperimentare ansia, depressione, difficoltà di concentrazione e persino pensieri suicidi.

Per prevenire il bullismo, è importante che la scuola, i genitori e la comunità lavorino insieme per creare un ambiente di supporto e di inclusività. Gli insegnanti possono anche incoraggiare i bambini a parlare di eventuali problemi di bullismo e a promuovere una cultura di rispetto e tolleranza verso gli altri.

Inoltre, è importante che i bambini imparino a riconoscere i comportamenti del bullismo e sappiano come reagire in modo sicuro e appropriato. I genitori e gli insegnanti possono aiutare i bambini a sviluppare la loro autostima e a diventare più resilienti, in modo che possano affrontare eventuali situazioni di bullismo con forza e determinazione.

In sintesi, combattere il bullismo nei bambini di Scuola Primaria richiede un impegno comune da parte di tutti gli stakeholder coinvolti per creare un ambiente scolastico sicuro e accogliente per tutti i bambini.

Sotto trovate un breve racconto vissuto sul bullismo (che trovate nel file in PDF):

Simone ha 14 anni, è un bullo che poi si pente…

<<L’anno scorso, per la prima volta, ho bullizzato un ragazzo. La vittima di questo “scherzo” fu un mio compagno delle medie che era solito subire azioni di prepotenza da parte di tutti. Noi avevamo deciso di dargli un po’ di fastidio perché qualunque cosa strana gli veniva detta lui rispondeva sempre in modo scurrile e maleducato. In terza media lo chiamavamo tutti “cicciopuzza” perché emanava un odore sgradevole. A scuola veniva sempre spettinato e la maggior parte delle volte ci facevo la lotta durante la ricreazione mentre lo prendevo in giro.
Una mattina in particolare, durante la ricreazione, ci venne l’idea di fargli degli scherzi; uno di questi era di toglierci a vicenda i pantaloni fino alle cosce. Si avvicinò anche lui e io colsi l’occasione per tirargli i pantaloni giù, non sino alle cosce ma alle caviglie. Le ragazze della classe cominciarono a ridere, cosi anche noi maschi. Lui si sentì talmente in imbarazzo (e arrabbiato) che si chiuse in bagno a piangere.
Io non mi resi conto di aver fatto una stupidaggine ma ormai lui non mi voleva più ascoltare e aveva tutte le ragioni del mondo a voler stare solo. Nei giorni seguenti mi sentii in colpa e ogni volta cercavo un punto di incontro per riallacciare i rapporti. Alla fine ci riuscii.
Questa storia mi fece capire i danni che può fare il bullismo. Spero la mia esperienza personale sia d’insegnamento a tutti e ricordi alle persone che prima di agire è bene conoscere chi ci sta di fronte.>>


Potete scaricare e stampare gratuitamente un file di 100 pag. in formato PDF dove sono state raccolte “100 storie di bullismo” di cui sono state vittime ragazzi/ragazze (attività realizzata dall’Istituto Eures Ricerche Economiche e Sociali all’interno del progetto “100 storie di bullismo: narrazione, consapevolezza, intervento”), basta cliccare sul pulsante ‘Download‘ in alto all’articolo.

Come spiegare ai bambini che cos’è il bullismo? Per bambini di Scuola Primaria

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