
La memoria dei bambini non funziona come quella degli adulti. Nel cervello delle persone adulte esistono due tipi di memoria: a breve termine e a lungo termine.Â
Nei bambini, invece, non esiste la distinzione tra memoria a breve termine o lungo termine: in pratica il cervello dei bambini fino ai tre anni di vita tendono a rimuovere i ricordi acquisiti nei primi anni. Questo processo si chiama amnesia infantile e altro non è che la tendenza da parte del cervello a rimuovere ed eliminare i ricordi dei primi tre anni di vita, mantenendo comunque tutte le nozioni apprese che hanno permesso all’individuo il suo sviluppo e la sua crescita (camminare, parlare etc…).
La comunità scientifica è pressoché unanime nel ritenere che prima dei tre anni i ricordi del bambino, anche quelli importanti, vengano man mano scartati dal cervello in favore di quelli nuovi e che soltanto nel periodo compreso tra i 3 e i 5 anniÂ
Quindi quando il bambino avrà 3 anni possiamo mettere in atto delle strategie per fissare i ricordi e allenare la memoria del bambino.
Modi per sviluppare la memoria del bambino
-  Creare insieme un album di famiglia da utilizzare nei primi anni per imparare i nomi delle persone e successivamente i legami tra loro: cognato, genero, nuora, etc. Può essere un quaderno, un album delle fotografie o un semplice libro fatto dai bambini con il cartoncino colorato. Incollate delle fotografie di ogni membro della famiglia, successivamente scriverete le date di nascita e qualche aneddoto.
- Guardare le fotografie dei viaggi fatti insieme, immagini dei bambini da piccoli o di luoghi che hanno frequentato in passato, come l’asilo nido o la scuola materna per i più grandi.
-  Costruire dei memory riutilizzando tappi in cui incollare piccole immagini, oppure avanzi di stoffa in modo che la memoria non sia solo visiva ma anche tattile.
- Â Memorizzare le posizioni degli oggetti:Â si mettono sul tavolo e si lascia il tempo ai bambini di guardarli, li si fa allontanare mentre si invertono le posizioni degli oggetti.
Come sviluppare la memoria del proprio bambino?

Maestra di Sostegno – Scuola Primaria