Le funzioni e le forme dell’aggettivo qualificativo – Italiano per bambini di Scuola Primaria
All’interno del gruppo degli aggettivi, un ruolo molto importante è ricoperto dagli aggettivi qualificativi, che, riferendosi ad un sostantivo, danno informazioni su caratteristiche e qualità su una persona, una cosa, un animale, un’entità astratta di cui stiamo parlando.
Ad esempio:
- Quell’auto rossa è di Michele
- La nonna ha cucinato una buona bistecca
- La libertà è un diritto irrinunciabile dell’uomo
Concordando con i nomi cui si riferiscono, gli aggettivi qualificativi variano la loro desinenza in base al genere (maschile/femminile) e al numero (singolare/plurale). A parte determinati casi, la maggior parte degli aggettivi qualificativi segue queste regole:
- Prima classe di aggettivi qualificativi (quattro forme distinte per maschile/femminile, singolare/plurale): aggettivi che al maschile singolare hanno la desinenza -o e al femminile singolare la desinenza -a, e che al plurale prendono -i ed -e.
- Seconda classe di aggettivi qualificativi (due forme distinte, una per il singolare, una per il plurale): aggettivi che al maschile e femminile singolare hanno la desinenza -e e al plurale la desinenza -i.
- Terza classe di aggettivi qualificativi (una forma per maschile/femminile singolare, due forme distinte per il plurale): aggettivi che al maschile e femminile singolare hanno la desinenza -a e al plurale -i oppure -e.
C’è poi un quarto tipo di aggettivi qualificativi: gli aggettivi invariabili che non modificano mai genere e numero tra maschile e femminile o singolare e plurale.
La posizione dell’aggettivo qualificativo – Italiano per bambini di Scuola Primaria
Ma che posizione occupa l’aggettivo qualificativo rispetto al nome? Ci sono svariati casi: infatti il qualificativo può stare sia davanti che dietro al nome, in questo modo però può avere maggiore o minore rilievo ed anche cambiare totalmente il significato della frase. In generale, si può dire che l’aggettivo qualificativo ha un valore più neutro e meno caratterizzato se collocato dopo il sostantivo cui si riferisce, mentre ha un valore distintivo quando collocato prima del nome cui si riferisce.
Per esempio dire: “Giulio ha un brutto viso”, sottolinea molto di più l’aspetto negativo di “Giulio ha un viso brutto”. Oppure se si dice: “Carlo è un uomo grande”, si può intendere che è un uomo grosso e possente; mentre se si dice “Carlo è un grand’uomo” si sta dando indubbiamente un giudizio di valore.
La struttura degli aggettivi qualificativi – Italiano per bambini di Scuola Primaria
Un’altra funzione degli aggettivi qualificativi è quella di esprimere il grado o misura della qualità che si associa a ciò di cui si sta parlando. Se infatti si dice che una persona, un animale, una cosa, o un’entità astratta possiede una determinata qualità, questa qualità può essere rapportata a quella di un altro elemento, con cui istituire una relazione.
In tal senso, l’aggettivo ha tre gradi:
- Grado positivo, per cui un elemento possiede una qualità senza che ne sia specificata la sua misura; ad esempio: “Francesco è bello”.
- Grado comparativo, per cui si stabilisce un confronto tra due o più termini di paragone, in base al grado o alla misura in cui una determinata qualità è posseduta; avremo così un comparativo di minoranza (“Francesco è meno bello di Giovanni”), un comparativo di uguaglianza (“Francesco è bello come Giulio”; “Francesco è bello tanto quanto Giulio”), un comparativo di maggioranza (“Francesco è più bello di Andrea”).
3. Grado superlativo, che indica che la qualità in esame è posseduta dall’elemento al massimo grado, o in relazione ad un un gruppo definito con cui si istituisce il paragone (superlativo relativo: “Giulia è la più bella tra le mie amiche”) oppure al di là di ogni confronto (superlativo assoluto: “Marika è bellissima”; “Marta è molto bella”).
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