Le Maschere nella Cultura Greca – Storia per bambini di Scuola Primaria
La Maschera greca, finto volto, di carta pesta, di legno o altro materiale, riproduce lineamenti umani, animali o personaggi immaginari.
L’uso rituale delle maschere è documentato fin dal Paleolitico Superiore ed è diffuso ancor oggi in tutti i Continenti.
Nel Teatro Greco le Maschere furono introdotte da Tespi, l’inventore della tragedia, che nel 530 a.C. cominciò a far usare agli attori maschere di lino, sughero e poi di legno. Prima di allora gli attori si erano limitati a pitturarsi il volto.
Le Maschere greche, tipiche sia dei drammi che delle commedie del teatro antico, hanno varie funzioni e rappresentano personaggi o stati d’animo ogni volta diversi. Le facce tipiche rappresentate sulle maschere dell’epoca erano quelle tristi delle tragedie e quelle allegre della commedia. Entrambe rappresentano i due distinti caratteri di Dionisio (il dio del risveglio), pieno di gioia e convivialità ma anche incline alla grande tristezza.
La Maschera Greca ancora oggi continua a produrre e trasmettere grandi emozioni. Infatti, gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria di solito dimostrano un un particolare interesse per lo studio di queste civiltà impegnandosi anche nella realizzazione di maschere teatrali. Dal tipo di lavoro realizzato in classe possono emergere particolari emozioni che ogni alunno può descrivere e personalizzare in maniera spontanea e creativa.
Potete scaricare e stampare un file in PDF con ben 8 Maschere greche: colorarle, ritagliarle, fissare ai lati un elastico e le maschere sono pronte! Per scaricarle basta cliccare sul pulsante ‘Download‘ in alto all’articolo.
Cosa rappresentano le maschere greche? – Storia per la Scuola Primaria

Maestra di Sostegno – Scuola Primaria