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Come comportarsi durante un terremoto a scuola? – Scuola Primaria

Il terremoto è un avvenimento che può stravolgere la vita. Durante una scossa di terremoto non c’è molto tempo
per riflettere. È molto importante mantenere la calma e sapere subito cosa fare.
L’unica difesa che avete è costituita da voi stessi. Il terremoto distrugge paesi, strade, case, scuole,
imponendo la fuga precipitosa
.
Sapendo che non è possibile prevedere la data dell’evento, le indicazioni di questa comunicazione, sono dirette a
fornire semplici norme e procedure per un comportamento opportuno, da attuare prima come prevenzione,
durante e dopo la prima scossa sismica.

Cosa fare in caso di terremoto a scuola? – Cittadinanza per bambini di Scuola Primaria

La prevenzione prima del terremoto

Edificio scolastico: una scuola dovrebbe essere costruita secondo norme e tecniche antisismiche; nel caso di vecchi edifici le strutture devono essere rinforzate, adeguate e messe in sicurezza.

Questi sono compiti che la legge attribuisce agli Enti Locali (Comuni per gli Istituti Comprensivi, ex Province per le scuole secondarie di secondo grado), la scuola (e per essa il Dirigente Scolastico) deve segnalare eventuali anomalie o danni nelle strutture all’Ente Locale, chiedendone l’eliminazione.

Ecco i “segnali” nella struttura da segnalare dove presenti:

  • Crepe nei muri (esterne od interne) e nelle pavimentazioni;
  • Segni di cedimento dei controsoffitti o delle pavimentazioni;
  • Disconnessioni nelle pavimentazioni;
  • Distacco di materiali dai davanzali o dal tetto;
  • Infiltrazioni di acqua;
  • Ammaloramenti o cedimenti delle scale di emergenza.

Precauzioni da applicare in caso di terremoto a scuola

  • Fissare al muro gli armadi più pesanti e gli scaffali perché potrebbero cadervi addosso;
  • Evitare di posizionare oggetti pesanti (libri, coppe, scatole, apparecchiature, lavori degli studenti) sulle mensole o sugli scaffali alti;
  • Evitare di porre materiali, anche se leggeri, sopra gli armadi (cadendo costituirebbero un rischio inciampo);
  • Verificare il corretto posizionamento di faretti, corpi illuminanti e dei pannelli dei controsoffitti;
  • Fissare con stop chiusi in numero adeguato quadri, specchi, orologi, bacheche, lavagne appesi al muro;
  • Conoscere dove si trovano e come si chiudono i rubinetti generali del gas, dell’acqua e gli interruttori della luce: gli impianti potrebbero subire danni durante le scosse;
  • Rivestire le superfici vetrate non infrangibili degli infissi e degli armadi con pellicole adesive trasparenti;
  • Conoscere le istruzioni operative ed i percorsi di fuga in caso di Terremoto presenti nel Piano di Emergenza della scuola;
  • Individuare nelle aule e negli altri locali scolastici i punti dove potersi riparare in caso di terremoto (vani delle porte nei muri portanti, tavoli, scrivanie e banchi sotto i quali ripararsi).

Cosa fare durante il terremoto a scuola?

All’inizio a scuola il segnale di urgenza sismica viene dato direttamente dalla scossa e immediatamente a voce, quindi non ci si deve aspettare campanelle o allarmi che suonano!

Il personale docente presente in classe ed il personale di supporto, devono disporre affinché tutti si attengano alle seguenti procedure:

<<Rassicurare gli studenti che ne hanno bisogno, evitando scene di panico ed isterismi; invitare a proteggersi la testa (sotto un banco, tavolo, sedia o anche con un libro) oppure accovacciarsi con le mani incrociate in testa vicino ad una parete senza finestre e senza vetrate. Far utilizzare come riparo il vano di una porta inserita in un muro portante (sono quelli più spessi) o sotto una trave. Non far sostare vicino a mobili, oggetti pesanti, vetrate e finestre. Far rientrare immediatamente in classe e porre in posizione riparata quanti sono presenti nei corridoi o nelle scale.

Gli insegnanti devono trattenere gli alunni in aula fino alla fine della scossa; evitare l’uso di accendini o fiammiferi poiché potrebbero esserci perdite di gas; contenere o evitare le iniziative personali: limitarsi ad eseguire con cautela le procedure indicate, mantenendo la calma; ricordarsi che anche il comportamento poco attento del singolo può, nel corso di una emergenza, risultare determinante per creare una situazione di estremo pericolo.

Una volta terminata la scossa di terremoto, scatterà l’allarme per uscire all’edificio scolastico (campanello ad intermittenza – a voce – sirena – tromba da stadio – fischietto) facendo attenzione a ripararsi da eventuali pericoli di caduta di tegole, calcinacci, insegne, ecc. Abbandonare i locali solo al termine della scossa, evitando l’uso degli ascensori e seguendo attentamente le disposizioni del piano di emergenza interno, percorrendo corridoi e scale di cui il personale di servizio ai piano deve prima verificare la funzionalità. Una volta all’esterno tenersi in spazi aperti, lontano dagli edifici, evitare di transitare al di sotto di ponti, gallerie e strutture sopra elevate. Tenere conto della eventualità del verificarsi di possibili scosse di assestamento.
Raggiunto il punto di raccolta, i docenti devono effettuare l’appello dei presenti, avvisando il Coordinatore delle emergenze di eventuali dispersi>>.

Il personale ATA/CS durante la scossa di terremoto si proteggerà con le stesse modalità indicate sopra, ed al termine della scossa controllerà le vie di fuga e le scale, prima di consentire alle classi di uscire dalle aule per l’evacuazione; al termine dell’uscita degli alunni, verificherà che non siano rimasti alunni nei bagni e nelle aule, e poi raggiungerà il punto di raccolta esterno.
Il personale incaricato provvederà a chiudere i rubinetti centrali di gas, energia elettrica e gas.

Il personale ATA/AA durante la scossa si proteggerà con le stesse modalità indicate sopra, ed al termine della scossa raggiungerà il punto di raccolta esterno.

Il personale ATA/AT se operante nei laboratori al momento della scossa di terremoto, si proteggerà come sopra ed al
termine della scossa, prima di abbandonare il laboratorio provvederà a chiudere l’alimentazione elettrica, quella
del gas e dell’acqua.

Nel caso di presenza di disabili (oppure anche in presenza di persone infortunate con ridotte capacità motorie o
comunque che manifestano difficoltà di muoversi in autonomia), il docente e/o il docente di sostegno e/o l’
AEC, insieme agli incaricati del soccorso, devono aiutare chi si trova in difficoltà a raggiungere il luogo sicuro.

Cosa fare dopo il terremoto a scuola?

All’esterno della scuola, fare molta attenzione a calcinacci e vetri rotti; portarsi al sicuro da edifici e da strutture pericolanti; non avvicinarsi ad impianti industriali o linee elettriche poiché potrebbero cadere; evitare di curiosare andando in giro; raggiungere le aree di attesa individuate dai piani di emergenza del comune se conosciute, oppure allontanarsi dall’edificio quanto basta.
Evitare di usare il telefono, è necessario lasciare libere le linee telefoniche. Assicurarsi dello stato di salute di chi ci è vicino; non muovere persone ferite se presenti, avvisare uno degli addetti al primo soccorso.


Potete scaricare e stampare gratuitamente le Schede Didattiche di Cittadinanza e Costituzione: parlare di terremoto e di come affrontare l’emergenza sismica, basta cliccare sul pulsante ‘Download‘ in alto all’articolo.

Come spiegare il terremoto ai bambini della Scuola Primaria? – Cittadinanza per la Scuola Primaria

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